LA PASQUA (+ PASQUETTA) PIÙ STRANA DI SEMPRE.

Il giorno di Pasquetta non è stato così tanto diverso dalla domenica.

Avrei dovuto immaginarlo, appena ho guardato fuori dalla finestra.

Pioveva.

Come di consueto, insomma. C’è mai stata, in questo ultimo decennio, una Pasquetta con un bel tempo?

In realtà, sì.

Quest’anno, in Italia.

C’era bel tempo, a parte una leggera nebbia stile Silent Hill.

Che ironia bastarda.

Qui, in Giappone, invece, tutto nella norma. Tempo di cacca da mattina a sera. Almeno la gente stupida si sarà sentita triste e non sarà uscita…mi auguro.

E così, ho passato anche una Pasquetta fuori dal comune.

Invece di stare con parenti e amici, sono rimasto chiuso in casa, a cominciare da un’umilissima colazione fatta di tè caldo e biscotti.

Poi, ho continuato a fare il bravo studente e ho fatto qualche esercizio di kanji.

A pranzo, sempre umile: pasta in bianco. Le provviste fresche cominciano a scarseggiare.

Ho anche compiuto con successo la pseudo missione “Preserviamo per un giorno un pacchetto di patatine, così da stendere le kcal”. Ho finito il pacchetto aperto la sera prima. Sono stato bravo.

Poi, ho fatto un’attività completamente inedita, per il giorno di Pasquetta: ho fatto degli esercizi fisici.

Mai avrei pensato di allenarmi a Pasquetta. MAI.

E invece, tra addominali, squat e plank, ho passato un’ora e mezza di pomeriggio a cercare di sentirmi meno in colpa per tutte le schifezze mangiate questo mese (e quelle che mangerò fino a giugno minimo).

Se non mangio schifezze, finiscono definitivamente le gioie rimaste nella vita.

Ovviamente, non ho tralasciato la mia routine quotidiana di Switch, Animal Crossing, Darksiders II, Netflix e cazzeggio su YouTube.

Penso di aver regalato almeno 10 visualizzazioni al video musicale di “Nostalogic”, una canzone pop giapponese cantata da Meiko, una delle vocaloid più popolari.

Finalmente, anche questa giornata di cacca volge al termine e si cena.

Non c’è due senza tre con il pasto umile: mikado salati al gusto verdura, atarime (strisce di gambero essicato) e edamame (fagiolini di soia), il tutto “condito” da una lattina di Strong Zero, del liquore giapponese effervescente.

In pratica, una replica poraccia di una serata all’izakaya. Solo che ero da solo a mangiare cose prese al supermercato (e scaldate in padella, nel caso degli edamame).

Pensavo di aver preso del liquore al sapore di limone…e invece era pompelmo.

Mai farsi ingannare dai disegni sulle lattine.

Ora la giornata di Pasquetta è finita definitivamente…per il mio bene, forse.

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Anche Natale e Capodanno sono stati particolari, ma almeno ho avuto al mio fianco delle splendide persone con cui festeggiare.

Invece, Pasqua e Pasquetta sono state celebrate da solo, in casa, il più lontano possibile persino dai miei coinquilini. Avevo Mimikyu, sì, ma non si può combinare nulla di socievole, se l’unica compagnia che hai è un peluche su uno scaffale.

Posso solo immaginare come si sentano tutti gli altri italiani, ma anche gli altri gaijin (stranieri) in generale, rinchiusi in camera e auto-costretti a non uscire di casa, nemmeno in occasioni speciali come questa.

Eppure è la cosa migliore da fare per stare bene. Per sopravvivere.

Spero davvero che tutti voi abbiate fatto la cosa giusta, ma almeno spero che abbiate festeggiato in maniera più allegra e con del cibo più decente.

Io so solo che delle persone sono comunque uscite o hanno fatto pranzi di gruppo.

Per non parlare dei geni che hanno tentato la fuga verso seconde case, intasando la Pontina, a Roma.

A voi non voglio augurarvi nulla, perché sotto sotto non sono una vipera, ma un essere educato.

Anzi, no. Una cosa ve la auguro.

Vi auguro di non aver messo in pericolo nessuno.

Basta aumentare il numero dei contagiati.

Pensate a fare aumentare il numero dei guariti.

RedNerd Andrea