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Il grande shock lo sapevo già.

Vedere di nuovo, però, l’angelica Aerith morire in modo così brutale è stato veramente sconvolgente. Ma tutta la storyline dedicata al suo ultimo atto eroico è stata costruita in maniera magistrale, a partire dall’arrivo nella Città Dimenticata, un luogo graficamente mozzafiato (per gli anni ’90) e accompagnato da una musica in grado di esprimere tutto, compreso ciò che temevamo sarebbe accaduto, ma speravamo fino all’ultimo secondo che si trattasse solo di un falso allarme.

Uccidere Aerith è stata una mossa spietata, ma coraggiosa e geniale. Hanno innalzato la serie di “Final Fantasy” a un livello superiore, soprattutto a livello di storia.

Ho trattenuto a stento le lacrime, nel vedere Cloud e gli altri reagire al tragico evento. Colpa anche qui della musica: il tema di Aerith riuscirebbe a toccare anche le corde di un cuore di titanio.

“She will no longer laugh or cry or get angry…” (“Aerith non riderà, né piangerà, né si arrabbierà…mai più”)

Una semplice frase, ma piena di tristezza, soprattutto perché detta da Cloud, il suo “bodyguard”. Quanti cuori spezzati, di fronte alla scena videoludica più dolorosa di sempre.


Ciò che non mi ricordavo affatto era la spietatezza di Sephiroth. Le sue scene fanno così paura da sembrare ottime per un film horror.

Non parlo solo di come abbia ucciso la povera Aerith, ma anche dei flashback (la scena di lui in mezzo alle fiamme è da farsela nei pantaloni), oppure quando uccide spietatamente gran parte della Shinra, presidente incluso, e lascia alle sue spalle una lunga scia di sangue.

Sephiroth supera di gran lunga buona parte dei villain di questa serie, in termini di spietatezza.


Ho trovato molto divertente la possibilità di reclutare Yuffie e Vincent come membri opzionali della squadra. Non si possono incontrare in maniera obbligatoria, quindi si rischia di non ottenerli mai, se non si segue una guida.

Io l’ho seguita e infatti li ho trovati entrambi. Yuffie è rimasta parte del trio fisso per tutta la partita, mentre il terzo posto è stato occupato in alternanza da Aerith, Tifa, Barret e Cid. Alla fine, ho sconfitto il boss finale con Cloud, Yuffie e Tifa. Un gran bel team.


Sapevo che le Weapon sarebbero state toste, ma non ero abbastanza pronto psicologicamente. Vederle girovagare per il la mappa del mondo, consapevole che mi avrebbero ridotto a brandelli, se non le avessi affrontate a un livello abbastanza alto, mi ha messo in continuazione i brividi.

Ultimate è stata la prima a cadere (Diamond e Sapphire non contano, visto che muoiono per motivi di trama). L’ho dovuta inseguire varie volte, prima di concludere definitivamente lo scontro a Cosmo Canyon.

Poi è arrivato il momento di Ruby. Se non fosse stato per la guida, non ce l’avrei fatta nemmeno in 50 anni. Distruggerla è stata una grande soddisfazione.

Emerald, purtroppo, non sono riuscita a sconfiggerla. Ho cercato di attuare ogni strategia possibile, ma niente. Era una vera mission impossible.

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