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Sapete cos’è una Vocaloid?

Si tratta di un software sintetizzatore che permette di sintetizzare la voce, dopo aver creato il testo e la melodia. In pratica un/a cantante non reale, ma la musica è vera.

Esistono molti Vocaloid nel mondo, ma la più popolare è giapponese (chissà perché, ma non mi sorprende) e si chiama Hatsune Miku. Amatissima in tutto il mondo, questa spumeggiante ragazza riempie anche i palchi reali, grazie a concerti in cui viene proiettata mentre canta. Di certo, si tratta di un’evoluzione molto particolare del concetto di “concerto”. Anche io vorrei assistere a una delle sue performance live.

La fama di Miku e la sua influenza nella cultura pop ha portato anche alla nascita di videogiochi dedicati maggiormente a lei, ma anche ad altri Vocaloid, come la serie “Project Diva”, che consiste in giochi musicali disponibili su varie console, come PSP, PS3, PS4, PSVITA e Nintendo 3DS. Grazie a essi, le canzoni di Miku hanno raggiunto un maggior grado di diffusione nel mondo. Siccome adoro i giochi di ritmo, alcuni anni fa ho trovato uno dei giochi per PSVITA in offerta e ci ho passato un’intera estate, divertendomi grazie all’orecchiabilità di molte canzoni, ma anche dannandomi per la difficoltà sempre più crescente.

Diciamo che sono diventato un “fan” di Miku (più per alcune sue canzoni che per lei in sé).

Quest’anno, la serie “Project DIVA” è approdata su Nintendo Switch con un titolo che è più un omaggio ai videogiocatori che hanno supportato i suoi titoli, ma anche un modo per festeggiare il decimo anniversario del franchise, riunendo in un solo gioco oltre un centinaio di canzoni, tra vecchie glorie e nuovi ingressi nel mondo videoludico.


“Hatsune Miku: Project DIVA MEGA39’s” è un rhythm game sviluppato da SEGA e Crypton Future Media, Inc. (compagnia giapponese responsabile della creazione dei Vocaloid protagonisti di questi giochi, Miku inclusa).

Perché “MEGA39”?

Serve pensare in giapponese.

Non bisogna leggere “39” come numero intero, anche perché si leggerebbe Sanjuukyuu. Bisogna leggerlo come combinazione “3-9”. “3” è San, mentre “9” è Kyuu. Si ottiene la lettura Sankyuu, ovvero la pronuncia giapponese per dire “Thank You”. Un ringraziamento a noi fan già dal titolo. Aw.


L’obiettivo del gioco è semplicissimo: superare i vari livelli, ognuno dei quali consiste in una canzone Vocaloid. Ovviamente ogni canzone ha una sua difficoltà: alcune sono più tranquille e lente, mentre altre sono velocissime e toste.

Come in ogni altro titolo “Project DIVA”, non c’è una storia. Solo canzoni, canzoni, canzoni e Vocaloid.

In teoria, un gioco spensierato dove l’unico impegno è abbandonarsi completamente al ritmo della musica, così da totalizzare la percentuale di note azzeccate e il punteggio finale più alti possibili.

Ma magari.

Alcune canzoni sono l’inferno in terra. Magari sono stupende e orecchiabili, ma bisogna pigiare i tasti in maniera assurda e si finisce la canzone senza più sentire le falangi, a volte nemmeno la mano intera.

Alla faccia del relax. Vengono raggiunti livelli di stress altissimi, visto che non ci si può distrarre nemmeno un secondo per pensare “Oh, bella ‘sta canzone” oppure “Ammazza, le mie orecchie sanguinano per quanto è brutta”. No, bisogna guardare fino all’ultimo frame le note che bisogna colpire.

Alla fine, ho realizzato che se voglio godermi la canzone senza impazzire, basta andare su YouTube o attivare un’altra modalità del gioco, non quella principale.


Ovviamente, Hatsune Miku è la protagonista del gioco, quindi le appartengono la maggior parte delle canzoni. Tuttavia, sono presenti anche altri Vocaloid: la dolce Luka Megurine, Rin e Len Kagamine, MEIKO e KAITO.

È anche possibile utilizzare altri Vocaloid, come Akita Neru, Yowane Haku e Kasane Teto, ma solo in qualità di guest stars, non cantano.

Miku è carina, molto allegra e ha una vocalità davvero particolare: può cantare in qualsiasi velocità e può alzare anche di molti toni (grazie al cavolo, è una cantante digitale, non fatica come i veri cantanti che si fanno il mazzo). A me piace, ma in certi canzoni la sua voce viene resa troppo squillante e finta, finisce per irritarmi.

Gli altri Vocaloid hanno una personalità molto carina e riescono a ritagliarsi uno spazio dignitoso, ma ovviamente vengono calcolati di meno, rispetto a Miku.

Per esempio, Luka Megurine è la mia preferita. Dolce, a modo e la sua vocalità non mi irrita mai.

Rin e Len sono buffi, i piccoli del gruppo. Io non ho ancora capito quale sia la loro relazione: sono fratelli gemelli, visto che hanno lo stesso cognome? Allora perché in alcune canzoni fatte insieme interpretano due fidanzati? La cosa si fa molto creepy. La compagnia che li ha creati, comunque, non ha mai definito in maniera chiara il loro vero legame…ciò rende alcune canzoni sempre più creepy, anche se sdolcinate e divertenti. Loro due mi lasciano indifferenti, anche se riconosco la bellezza di alcune loro canzoni, sia come assoli che in duo.

KAITO è un dramma. Immagino che molte ragazzine sbavino per lui. Vocalmente, però, fa pena. Io non sono esperto in canto (anche se vorrei prendere lezioni), ma quando lui canta, io soffro e impreco. Come dicono molti (azzeccatissimi) commenti su Internet, sembra di sentire cantare Kermit la Rana. Io adoro Kermit, ma sentire qualcosa di simile alla sua voce sul corpo (virtuale) di un giovane ragazzo fa un effetto stranissimo. A volte, più che Kermit, pare che abbia il naso otturato. Raramente riesco a reggerlo, infatti non ho un suo assolo preferito.

MEIKO è l’ingiusta sottovalutata del cast. Rispetto agli altri Vocaloid, lei è più matura e sensuale. Ha uno stile molto cazzuto, infatti viene definita la vera Queen del cast. Come dare torto ai commenti del web? Ha grinta da vendere e le sue pochissime canzoni sono fantastiche. Non ne sbaglia una. Nelle mie preferenze, è seconda solo a Luka.

Parte delle canzoni consiste in assoli, ma altre sono duetti o canzoni di gruppo, dove abbiamo modo di sentire le varie voci incontrarsi: per me, è l’unico modo in cui riesco a sopportare Kaito, visto che magicamente riesce a essere gradevole, quando non canta per tutto il tempo.

Le guest star sono carine e graziose, ma non servono praticamente a nulla, se non si possono usare con le loro voci.


Passiamo al gameplay.

Come già detto, il gioco consiste nel completare livelli ritmici, ognuno dei quali corrisponde a una canzone.

Ci sono vari livelli di difficoltà: facile, normale, difficile, estremo e extra estremo. Io, al momento, sono arrivato a “difficile” e in alcune canzoni è veramente dura. Non so immaginare le difficoltà più alte. Ci lascio minimo una falange.

In ogni canzone, bisogna premere i pulsanti a tempo di musica. Quando appare la nota, si pigia il pulsante a cui corrisponde. Le note singole sono A, B, X, Y, a cui corrispondono i pulsanti omonimi del joycon destro, ma anche le frecce del joycon sinistro; inoltre ci sono due note a cui corrispondo i dorsali ZL (la nota con la punta a sinistra) e ZR (la nota con la punta a destra). Questi pulsanti non funzionano solo da soli: a volte bisogna premerne due, tre o quattro in contemporanea, oppure tenere premuto più a lungo possibile. Se la nota viene azzeccata, si ottengono punti (se appare COOL è la massima precisione, se invece esce FINE non è il massimo della precisione, ma è comunque colta a tempo); se la nota viene presa al limite della correttezza, appare SAFE, ma la combo viene interrotta. Quando la nota non viene presa correttamente (BAD, ALMOST) o mancata (MISS), non si ottengono punti e la barra della salute subisce danni. Quando la barra della salute arriva a 0, il livello finisce prematuramente. Per risanare la barra della salute, occorre colpire a tempo le note.

In alcuni livelli, ci sono delle fasi “Technical”, in cui bisogna prendere più note possibili, così da aumentare il punteggio. Inoltre, può essere presente una nota super luminosa: se viene azzeccata, il video della canzone ottiene un finale a sorpresa.

Oltre ad arrivare alla fine del livello, bisogna anche totalizzare il punteggio più alto e la percentuale di correttezza più alta possibile: in base a quest’ultima, si ottengono valutazioni più lusinghiere (70% è Complete, 80% è Great, 90% è Excellent, se invece si ottiene una combo completa, si ottiene Perfect). Più note corrette si prendono, più la percentuale è alta. Più COOL si ottengono, più la percentuale è alta. Anche le note SAFE danno un minimo di percentuale in più, mentre quelle completamente sbagliate non danno nulla.

Alla fine di ogni livello, si ottengono Virtual Point (VP), utili per acquistare costumi, e punti esperienza, con cui salire di livello. Più è alta la valutazione, più punti si ottengono. Io non ho ancora capito a che serve il Player Rank, con tutto che sono arrivato al 22. Non è stato aggiunto nulla. Bah. Che sia solo un modo per vantarsi nelle classifiche online, a mo di “Ce l’ho più lungo io”?

Ogni canzone è giocabile in tre modalità: Rhythm Game (livello a punteggio), Modalità Video (non si gioca, si gusta solo il Video) e l’Allenamento, così da fare pratica.

Oltre al Rhythm Game, non ci sono molte altre modalità: è possibile vedere i video, i record delle canzoni, oppure personalizzare i costumi dei Vocaloid. Ogni canzone ha degli outfit speciali, infatti se si decide di personalizzare il/la cantante prima di tale livello, ti compare “osusume” (consigliato) accanto a un determinato outfit.

Questa mancanza di modalità sostanziose non gioca a favore del gioco. Nei titoli precedenti, era possibile interagire con i Vocaloid, facendo loro regali e arredando il loro camerino.

Alcuni livelli sono molto divertenti, anche se difficili e stressanti, ma alcune volte, non ho trovato nota e ritmo perfettamente sincronizzati, anche in difficoltà più alte.


I video musicali sono molto carini, pieni di colore, effetti speciali e coreografie (anche se alcuni balletti sono veramente buffi, mi veniva da ridere). Anche gli outfit sono un tripudio di vari elementi sgargianti e pop.

Le musiche, ovviamente, sono il fulcro del gioco.

Alcune sono stupende, molto più orecchiabili di buona parte delle hit che governano le nostre radio, altre non incontrano particolarmente i miei gusti. Mi piace la grande varietà stilistica della selezione (sono pur sempre 100 e passa canzoni, ci ho messo una settimana per giocare ogni traccia): alcune melodie sono più lente, altre più adrenaliniche (forse anche troppo), altre più pop, altre melodiche, altre techno o rock, altre addirittura rappate. Per capire veramente il senso delle canzoni, bisogna sapere il testo, ma già dal video e da come cantano i Vocaloid, si può capire molto.

“Mega39s'”, nel mercato occidentale, è noto con il nome di “Project DIVA Megamix”.

Io, non sapendo quando sarebbe uscito in inglese, l’ho preso comunque in giapponese. Di solito non prendo giochi che non possiedono la localizzazione almeno in inglese, ma la difficoltà di comprensione di un gioco musicale, in giapponese, è quasi pari a 0, quindi non ci sono problemi.


“Hatsune Miku Project DIVA Mega39’s” è in tutto e per tutto una festa, sia per il decimo anniversario della serie videoludica che per i fan che la hanno sostenuta.

Ci sono tante canzoni divertenti, quindi la giocabilità è alta, visto che sono in arrivo anche i DLC. Tuttavia, la quantità di modalità disponibili è praticamente inesistente ed è un peccato, perché penso che i fan si aspettassero qualcosa di più, visto anche il prezzo (circa 60 euro).

Se in futuro rilasciassero aggiornamenti con nuove funzioni, sarebbe molto carino, sennò sarebbe non solo un rhythm game come altri, ma uno spreco delle potenzialità della Switch.

RedNerd Andrea

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