Appena è stata annunciata la maratona, non ho fatto altro che attendere il terzo film della saga, “Il Prigioniero di Azkaban”: lo trovo il più bello della saga. Esteticamente, è un gioiello, i personaggi cominciano a subire evoluzioni serie e anche le trame introdotte sono molto interessanti per il futuro.
E poi ci sono delle scenette cattivelle, ma molto goduriose.
Ovviamente il film inizia male: Harry a casa dei merdosi Dursley.
A rendere tutto peggio, ci pensa la zia Marge, un pachiderma orrendo e pieno di veleno.
Sì, è brutto offendere una persona fisicamente, ma Marge merita offese peggiori, visto che definisce James Potter “ubriacone” e Lily “cagna”.
Un pugno in faccia era il minimo.
E invece no. Harry fa di peggio, seppur involontariamente.
La gonfia.
La fa diventare una mongolfiera e la fa volare in cielo, verso una meta sconosciuta.
Come mossa finale da king epico, sfancula gli zii e se ne va prima che lo mettano in punizione.
Harry wins.
Tra l’altro, l’attrice che fa la Zia Marge (Pam Ferris) è la stessa che ha interpretato la Signorina Trinciabue in “Matilda 6 Mitica”.
Poveretta, finisce per essere famosa grazie a questi orridi ruoli.
Il nostro mago decide di dirigersi al Paiolo Magico per incontrarsi con il Ministro Cornelius Caramel e ci arriva tramite il Nottetempo, un autobus per i maghi.
Partono 5 minuti memorabili, tra manovre folli, teste parlanti, Harry che si spiaccica sul finestrino e il Nottetempo che diventa una sottiletta per passare tra 2 macchine, rendendo tutti all’interno sottili.
“Attenti alla testa.”
“Ragazzi…perché quelle facce lunghe.”
Miglior premio trash alla testa parlante che aiuta l’autista.
Harry arriva a destinazione, incontra Caramell (il me bambino lo chiamava sempre Caramello), per fortuna non rischia nulla per la sua magia involontaria ai danni di Zia Marge (che purtroppo è stata ritrovata e sgonfiata), quindi può tranquillamente prepararsi per il prossimo anno a Hogwarts.
Vorrei soffermarmi su due sciocchezze:
Bei tempi quando Caramell sembrava essere un tipo affabile e spiritoso.
Nel dubbio, però, Tom il servo gobbo era molto più simpatico di lui, grazie soprattutto alla sua bellissima risata.
Altro premio trash.
Il giorno dopo, Harry si mette a guardare i suoi nuovi libri, affascinato in particolare da un volume molto peculiare: Il Libro dei Mostri.
Un libro che prende vita. Letteralmente.
Anzi, è così pieno di vita che voleva aggredire Harry, ma il ragazzo ha già sconfitto Voldemort, un basilisco e un troll.
Un Libro animato è fuffa, in confronto.
Però, devo ammettere che quel volume è una delle cose più affascinanti del film.
Poco dopo, Harry si ritrova con Ron e Hermione, i suoi fedelissimi.
Credo che ognuno, vedendo meglio i tre protagonisti, sia rimasto estremamente sconvolto da quanto siano cresciuti in solo un anno.
Se nella “Camera dei Segreti” sembravano ancora dei bambini, ora sembrano quasi dei giovani adulti.
W la pubertà, ragazzi.
Arthur, il papà di Ron, smorza l’atmosfera allegra, ricordando a Harry di fare attenzione a Sirius Black, un omicida seriale da poco evaso da Azkaban, carcere per maghi di estrema sicurezza.
Altro dettaglio notato, ora che la storia la si conosce a memoria fino a fine saga: Grattastinchi, il gatto di Hermione, ce l’ha a morte con Crosta, il topo di Ron, sin dal primo momento.
Grattastinchi aveva già capito tutto. Bruttino, ma non fesso.
Si vede proprio che, a livello di intelligenza, è il gatto di Hermione.
Chapeau.
I tre prendono il treno espresso per Hogwarts, stavolta senza nessun impedimento.
Il viaggio sembra procedere tranquillo, ma il treno si ferma all’improvviso e tutto sembra diventare freddo e ghiacciato.
Delle ombre inquietanti arrivano e una di esse entra nella cabina di Harry, Hermione e Ron.
UN NAZGUL.
…Ops, sbagliato saga.
Si tratta di un Dissennatore. Tecnicamente, assomiglia a un Nazgul, ma non lancia urla stridule e non cavalca draghi, bensì fluttua e si nutre delle esperienze positive della loro vittima.
Un essere adorabile, non c’è che dire.
Ovviamente, chi è il bersaglio del dissennatore? E perché proprio Harry?
Per fortuna, il quarto passeggero della cabina, rimasto finora nell’anonimato, si sveglia e allontana la creatura oscura, mentre Harry sviene in perfetto stile Dante.
Appena si riprende, Harry fa la conoscenza del suo futuro insegnante di Difese contro le Arti Oscure, Remus Lupin.
L’uomo ci conquista subito perché dà a Harry della cioccolata per riprendersi dallo shock.
Chi non desidera un prof che regali agli studenti la cioccolata?
Poi si rivelerà effettivamente un meraviglioso insegnante (il primo di quella cattedra) e un fantastico essere umano, ma la cioccolata sarà sempre il suo più grande pregio.
Da notare come siano bellissime le riprese delle scene sul treno. Già si capisce che, esteticamente, ci troviamo davanti a un bellissimo prodotto.
Ed eccoci alla prima cena nella Sala Grande.
Ad accoglierci, c’è un coro simpaticissimo.
“Dagli, dagli, senza sbagli
Fa che la pozione quagli.
Quale arcano arriverà?”
La versione originale (Double Trouble) è molto più carina, ma apprezzo molto l’impegno dell’adattamento.
Malfoy purtroppo viene a sapere dello svenimento di Harry e lo percula.
Non perde tempo per fare la sua parte di feccia di Hogwarts.
Per fortuna, il mood viene migliorato dall’annuncio di Hagrid come nuovo insegnante di Cura delle Creature Magiche.
Finalmente una gioia per il nostro gigante buono.
…per ora.
Dopo la cena, incontriamo un’altra icona trash di questo film.
La Signora Grassa, dama che controlla l’ingresso alla Sala Comune dei Grifondoro.
Se nel primo film era una persona placida e tranquilla, qui ha ricevuto un’iniezione di follia e la troviamo impegnata a cantare lirico, ignorando i poveri studenti che vogliono entrare nel loro ritrovo.
Poverina però, si è impegnata così tanto a urlare con tutto il fiato in gola che è riuscita a spaccare un bicchiere.
Che il bicchiere sia stato rotto, in realtà, da una mossa di mano della Signora sono solo dettagli.
Alla fine la Signora si arrende e lascia entrare gli studenti, sia mai che si mettesse a rompere un intero servizio di cristallo.
Un nuovo anno inizia a Hogwarts e noi del pubblico conosciamo nuovi corsi di magia.
Primo tra tutti, Divinazione, tenuto da Sibilla Cooman, una delle insegnanti più strampalate della storia.
In questa prima lezione, la prof aiuta gli studenti a decifrare il loro destino futuro tramite il fondo delle loro tazze di tè.
Chi è che ha il futuro peggiore? E perché proprio Harry?
Harry Potter, fidati, un giretto a Medjugorie e passa la paura.
Piccola parentesi: mi sono ricordato che Dean Thomas (Alfred Enoch) è Wes in “How to Get Away with Murder”. Dalla magia agli omicidi: questo sì che è fare un salto di qualità.
Si arriva finalmente alla prima lezione con Hagrid.
Malfoy non perde tempo per fare lo schifoso bulletto con Ron e Hermione.
Prima o poi agirà il karma.
Intanto Hagrid, presenta il suo “assistente”: un bellissimo ippogrifo di nome Fierobecco.
Il premio per “Creatura più adorabile”, in questo film, va senza dubbio a lui. Che amore.
Le lezione consiste nel conquistare Fierobecco, cavalcarlo e fare un piccolo giro in volo.
Chi viene sorteggiato per fare questa missione? E perché proprio Harry?
Nonostante le gufate di Malfoy & Co., Harry riesce nell’intento e si fa un bel giretto con Fierobecco.
Malfoy, invidioso, prova a fare uguale, ma a Fierobecco je fa schifo ar cavolo e lo azzoppa.
Malfoy, lo sai come si chiama questo? Karma!
Mentre il biondino strilla come una bambina dal dolore, viene portato via.
Che scena poetica, non trovate?
100 punti a Fierobecco.
Altra lezione, Difesa contro le Arti Oscure.
Lupin dimostra subito di essere in gamba: lascia i suoi studenti combattere contro il Molliccio, una creatura che assume le sembianze della peggior paura di chi ha davanti.
Unico modo per sconfiggerlo: trasformarlo in qualcosa di buffo tramite l’incantesimo Riddiculus.
Neville e Ron ci fanno subito volare alto, visto che le loro paure sono Piton e un ragno gigante.
Neville si immagina Piton con gli abiti orridi della nonna e ci regala la bellissima fusione Severus nonna Paciock.
Scena trash sottovalutata.
Al turno di Harry, ovviamente c’è il sorpresone inquietante, visto che il molliccio assume le sembianze di un dissennatore.
Lupin, da bellissima persona quale è, si mette in mezzo e il molliccio diventa una luna in procinto di apparire piena.
CHE RAZZA DI INDIZIO SARÀ MAI SU LUPIN?
Il prof ovviamente tira un tempestivo Riddiculus e finisce tutto a tarallucci e vino.
Poi prende sotto la sua ala protettiva lo jellato Harry. Tanto per restare magnifico personaggione, Lupin si racconta un po’ di più con Harry, in quanto compagno di scuola di suo padre.
Ovviamente la gioia di avere un magnifico prof come Lupin viene guastata subito, visto che un giorno Piton arriva come supplente, lanciando frecciatine su problemi di salute del collega sostituito e ordina agli studenti di fare una lunga ricerca sui LUPI MANNARI.
Sapendo tutta la storia, ho apprezzato ancora di più le frecciatine di Severus.
Per non parlare del fatto che ci regala una delle sue citazioni più memorabili, sexy e minacciose allo stesso tempo.
ANDATE A PAGINA 394.
Brividi.
Arriva l’appuntamento annuale per eccellenza: la partita di Quidditch.
Ovviamente, anche a sto giro ci sta la rogna.
Dissennatori in giro.
Questione di pochi minuti che uno di loro appare e fa svenire di nuovo Harry in perfetto stile Dante, solo che stavolta dalla scopa in volo.
Per fortuna il ragazzo non muore sfracellato al suolo, grazie all’intervento di Silente, che mantiene fede al suo cognome intervenendo con poche parole e molti gesti.
La scopa di Harry non ha altrettanta fortuna, visto che atterra sul Platano Picchiatore.
Chi ricorda la fine che ha fatto la macchina voltante di Ron, immaginerà subito il triste destino della scopa.
Mi si è spezzato il cuore.
Gli studenti fanno una gita fuori dal castello, peccato che Harry non può perché non ha potuto portare una certificazione firmata dai suoi tutori, ma i gemelli Fred e George Weasley gli regalano la Mappa del Malandrino, dove è possibile vedere gli spostamenti di tutti (la voglio pure io).
Mentre Harry decide di avviarsi a raggiungere Ron e Hermione, i due cominciano ad avere i loro primi momenti da ship romantica, com’è giusto che sia.
Indovinate chi rovina il bel momento?
Draco Malfoy.
Anche in quest’occasione, mostra il suo squallore, dando della Mezzosangue a Hermione, ma grazie al cielo Harry arriva in tempo per dargli una lezione memorabile, grazie all’uso del Mantello dell’Invisibilità.
Non contento di fare marachelle rischiose, Harry si intrufola in un pub, dove si sono incontrati alcuni prof, come la McGranitt, e il Ministro Caramell. Argomento all’ordine del giorno: Sirius Black.
Harry scopre, spiando, che l’uomo ha contribuito alla morte dei Potter, consegnandoli a Voldemort, per poi uccidere un amico, Peter Minus, di cui fu ritrovato solo un dito.
Ma il vero sorpresone poco dopo.
SIRIUS BLACK È IL PADRINO DI HARRY POTTER.
Potete immaginare come Harry ha preso bene la notizia.
Per fortuna, il povero mago jellato ha tanti modi per svagarsi. Il Professor Lupin, sempre adorabile e gentile, gli insegna un incantesimo potentissimo: Expecto Patronum. Inutile dire che gli tornerà utile.
Si arriva alla fase finale del film.
Il trio si dirige da Hagrid per consolarlo, visto che giustizieranno il povero Fierobecco.
Sulla strada beccano Malfoy, intento a gustarsi la scena, visto che ha causato tutto il dramma.
All’ennesima presa in giro, Hermione non ci vede più.
Gli molla un cazzotto in faccia.
100000000 punti a Hermione.
Scena più bella del film.
I ragazzi raggiungono Hagrid, ma purtroppo non possono fare nulla per impedire la decapitazione del pennuto.
Scena traumatica.
Ovviamente è solo l’inizio del vero casino.
Arriva il gramo, un cane nero pericoloso e destino infausto di Harry (predetto dalla Cooman) che porta via Ron.
Harry e Hermione corrono a salvarlo, nonostante il Platano Picchiatore provi a fermarli.
Il trio si riunisce il gramo rivela la sua vera identità.
Sirius Black.
Poi arriva Lupin e SORPRESONE: lui e Black sono amici.
Ma non è finita: il vero bersaglio dei due non è Harry, ma Crosta, il topo di Ron.
Ecco al vero plot twist: Crosta è Peter Minus, l’amico dei Potter scomparso e VERO COLPEVOLE DELLA MORTE DEI GENITORI DI HARRY. Sirius Black è sempre stato innocente, anzi voleva proteggere Harry.
Troppi plot twist in meno di cinque minuti.
Tanto per buttare tutto in una caciara maggiore, arriva Piton che come al solito non capisce una beneamata mazza, ma Harry lo mette fuori gioco in una scena molto comica.
Sembra finire tutto bene, Minus torna umano e viene catturato.
Durante la camminata di ritorno, Sirius si rivela una bellissima persona che sembra tenere molto a Harry.
CHE TENERO. COME HA POTUTO PETER MINUS DARE LA COLPA DI TUTTI QUEI CRIMINI OSCENI A LUI? STRONZO.
La luna piena si mette in mezzo.
Lupin diventa un lupo mannaro, aggredisce tutti, Minus scappa, Black rimane ferito e Harry corre in suo soccorso. I due vengono raggiunti dai Dissennatori e Harry sviene per l’ennesima volta, mentre una figura sconosciuta sembra salvarli con un Patronus spettacolare.
Il nostro eroe si risveglia in ospedale. Black è stato ricatturato e condannato.
Missione fallita?
Niente paura, Silente fa il suo discorsetto saggio e Hermione rivela il suo asso nella manica.
Il Giratempo. Un oggetto così bello da vedere e da usare che anni fa l’ho comprato.
Peccato che non funziona. E vabbè.
In pratica, Hermione e Harry tornano indietro nel tempo per salvare Fierobecco e Sirius.
Durante questo viaggio temporale, Harry e Hermione scoprono che alcune azioni esterne osservate nel presente sono state proprio causate da loro, come il Patronus che ha salvato Harry e Sirius, la.
Inception magico.
In poche parole: i due riescono a fare tutto, Fierobecco e Sirius sono salvi e possono vivere in pace.
Tutto è bene quel che finisce bene.
Il film termina con un primo piano distorto di Harry in groppa a Fierobecco. Molto aesthetic, ma per me anche comico.
Così finisce il film più bello della saga, la cui qualità estetica non potrà mai essere superata.
Ripetiamo tutti insieme, in coro: GRAZIE ALFONSO CUARON.
Godiamoci la spensieratezza di questo film, perché dal prossimo si entrerà in un vortice perenne di morti, tragedie, mainagioia e oscurità.