Io e gli anime strambi siamo uniti da un legame indissolubile. Anche senza impegnarmi, mi imbatto in titoli folli.
Dopo un periodo di stop, volevo cominciare una serie animata nuova. Guarda caso, Netflix mi consiglia un anime.
Va bene, accetto la sfida.
“La Via del Grembiule – Lo Yakuza Casalingo” è perfetto per chiunque voglia impegnarsi con qualcosa di molto breve: sono solo 5 episodi, ognuno dei quali dura meno di 20 minuti.
Mai bingewatching fu così rapido.
Diretto da Kon Chiaki, “La Via del Grembiule – Lo Yakuza Casalingo” (in originale 極主夫道, “Gokushufudou”, ovvero “La via dello Yakuza Casalingo”) è una serie animata rilasciata su Netflix come sua opera originale. Si tratta dell’adattamento animato dell’omonimo manga, ideato da Ouno Kousuke e pubblicato dal 2018. L’opera è tuttora in corso ed è disponibile pure in Italia dal luglio scorso per mezzo della Edizioni BD.
Il protagonista assoluto è Tatsu, un ex capo della yakuza che, dopo aver sposato la designer Miku, ha sposato la vita casalinga. Grazie alla sua illustre carriera criminale, è noto a tutti come il “Drago Immortale”.
Nel corso della serie appaiono diversi personaggi ricorrenti, i più importanti sono Masa, un subalterno di Tatsu; la signora Torii, vedova del boss di un altro clan yakuza; Torajirou, un altro ex boss yakuza che ha deciso di sposar uno stile di vita più tranquillo, e Gin, il gatto di Tatsu e Miku.
I personaggi sono molto divertenti.
Tatsu fa morire dal ridere in ogni sua singola scena. Se dall’esterno, appare estremamente minaccioso a causa del suo stile estetico (parliamo comunque di un ex yakuza, quindi pieno di cicatrici e tatuaggi), conoscendolo meglio, si comincia ad amarlo alla follia: è un casalingo perfetto. Sa cucinare tutto, svolge le faccende di casa in pochissimi minuti, è un ottimo risparmiatore e frequentatore assiduo di supermercati e negozi otaku.
Io non riesco mai a prenderlo sul serio: va in giro con un grembiule con stampato il musetto di un cane.
Come mise passione e severità nella sua carriera yakuza, Tatsu applica tutta la serietà possibile nella sua vita casa e negozi. Questo suo contrasto esteriore – interiore è meraviglioso, grazie anche ai suoi dialoghi pensati.
Miku ha poco spazio, purtroppo, ma riesce a essere super simpatica grazie al suo essere intraprendente, carina e otaku. La controparte perfetta per Tatsu, visto che in casa è un po’ una frana.
Masa è il pasticcione del cast. Sembra uno tutto fighetto, ma non ne combina una giusta. Solo gli interventi di Tatsu lo salvano dal disastro totale.
Il gatto Gin è protagonista di scene tutte sue, una più delirante dell’altra.
I personaggi secondari ricorrenti si sposano alla perfezione con i mood pseudo-serio dell’anime e sono in grado di regalare più di una risata.
L’anime non ha una trama principale vera e propria: si tratta di una serie di mini-episodi autoconclusivi che riguardano scene di vita quotidiana. Ogni puntata ha 5-6 capitoletti.
Questa struttura narrativa rende gli episodi, già brevi di loro, molto scorrevoli.
La maggior parte delle scenette sono impostate così: Tatsu deve fare una cosa, il suo aspetto minaccioso crea siparietti fraintendibili e molto comici, ma tutto finisce bene.
A livello tematico, sembra molto banale e ripetitivo, ma riesce comunque a divertire. L’unione di scene esilaranti con altre molto cupe in stile yakuza funziona benissimo.
Il clima dell’anime è perennemente leggero e comico. Anche quando sembra esserci una svolta drammatica o inquietante, si finisce comunque per ridere.
Da non sottovalutare anche il valore educativo della storia: i vari aneddoti e stratagemmi di Tatsu potrebbero rivelarsi molto utili anche nella vita reale.
I dialoghi sono molto incalzanti. Non ci sono grandi monologhi, quindi il ritmo è bello rapido. I malintesi dovuti alla formazione yakuza di Tatsu sono rappresentati in maniera davvero simpatica.
I personaggi non hanno un grande sviluppo caratteriale, a causa anche della durata brevissima degli episodi, ma sono molto piacevoli.
Le animazioni sono molto particolari. Le scene si svolgono in maniera “scattosa”, senza rappresentare momenti profondi e ben sviluppati. Questo stile apparentemente superficiale e incompleto, secondo me, funziona, in quanto rende rende la storia ancora più incalzante e coinvolgente.
Anche lo stile estetico non è reso in maniera super dettagliata, ma è molto bello da vedere, soprattutto quando fanno i primi piani minacciosi di Tatsu.
La colonna sonora è coattissima, a partire dalla opening super rock. Le varie tracce musicali aiutano a rendere il contrasto yakuza-commedia ancora più godibile.
Essendo sempre in cerca di allenare il mio giapponese, l’ho visto tutto in giapponese, anche se sub ita. Visto che dura poco, ho in mente di riguardarlo, ma con i sub jap.
“La Via del Grembiule – Lo Yakuza Casalingo” è l’anime perfetto per chi ama follie, fraintendimenti e commedia, il tutto riassunto in una storia brevissima e scorrevole. Lo consiglio a chiunque voglia cominciare qualcosa di nuovo, senza impegnarsi in una visione a lungo tempo.
Pochissimo tempo dopo la pubblicazione della prima stagione, è stata annunciata la seconda. Daje tutta.
Ora ho tanta voglia di leggere il manga. Sono felicissimo che sia disponibile anche in Italia.
Io ho iniziato con il manga invece, ho letto i primi 3 al momento e ci sono sempre scene che fanno mi fanno spaccare dal ridere. Poi mi piace un sacco anche il personaggio della moglie, la trovo dolcissima e sono forse una delle mie coppie preferite in una serie a fumetti.
Ho comprato i primi due volumi, non vedo l’ora di leggerli! Spero che nel manga diano più spazio a Miku, piace molto anche a me.