Ottobre, il mese di Halloween, riporta alla mia mente un particolare in parte simpatico, in parte un po’ creepy, del dormitorio in cui ho vissuto per un anno, in Giappone (esperienza molto particolare, di cui ho provato a tenere una specie di diario).
Godetevi questo racconto breve.
Il dormitorio situato ad Aobayama (Sendai) è veramente un posto tranquillo e caratteristico: si trova in cima a una montagna, quindi sei costretto a fare attività fisica, se vuoi tornare a casa. Inoltre è circondato dalla natura, quindi niente smog, niente rumori di macchina. Si dorme una meraviglia. Ci sono molte ragnatele con relativi ragni e c’è il rischio di incontrare gli orsi, ma è un posto davvero adorabile.
…almeno quando il tempo è decente e non piove per tutto il giorno.
Quando piove a catinelle, diventa tutto più umido.
Più diventa umido, più si crea la nebbia.
Ho visto molta nebbia nel mio paesino in Abruzzo, ma Aobayama è addirittura peggio.
Non credo che tutti voi conosciate “Silent Hill”, il videogioco ambientato in una città molto nebbiosa e inquietante.
Ecco, Aobayama, quando c’è il post-pioggia, diventa Silent Hill.
Immaginatevi di tornare a casa dopo una un po’ di ore o di uscire dalla mensa. Finalmente sembra aver smesso di piovere. Alleluia. Non c’è più bisogno di tirare fuori l’ombrello o imbacuccarsi come beduini per evitare di bagnarsi, prendere freddo e ammalarsi.
Esci dalla metro o dalla mensa…e pensi di avere le traveggole.
Ho gli occhiali appannati? Sto per collassare?
Perché non vedo quasi nulla?
Non può essere la nebbia, suvvia.
E invece è nebbia. Nebbia abbastanza fitta.
Sembra di essere a Halloween Town. Sentite anche voi le prime note di “Questo è Halloween”?
E se questo è quello che si trova ancora a valle, pensate come potrebbe essere la situazione in cima alla montagna.
Infatti se si prova a guardare la salita verso il dormitorio, ci si accorge che non si vede nulla. Sembra una strada verso il vuoto. Inquietante.
Tutto intorno a te è circondato dalla nebbia e l’unica fonte di luce è data dalle lanterne. Solo che questi luci fanno sembrare il tutto ancora più spettrale.
Atmosfera perfetta per una bella festa di Halloween all’aperto. Nebbia, umidità e febbrona la mattina del primo novembre.
Sarebbe bello prevedere quando scenderà la nebbia su Aobayama, così si può chiedere a qualcuno di fare la salita insieme a te. Non è proprio rassicurante camminare da soli, soprattutto se non riesci a vedere nulla davanti a te. Metti che un buontempone approfitti dell’atmosfera per fare scherzetti idioti. O lo scansi o lo meni. Se sei con qualcuno, il simpaticone si fa ancora più male perché du botte is meglio che one.
Alla fine, però, solo o in compagnia, a casa ce devi tornà. Non penso proprio che tu, per la paura, preferisca dormire su una panchina, sennò addio salute. Ti svegli indolenzito e con la febbre a 40°. Quindi forza, cammina che è tutta salute.
Arrivati in cima alla collina, la situazione non migliora affatto: la nebbia, forse, è ancora più fitta.
Per fortuna, lanterne e luci provenienti dalle finestre aiutano a rendere la visuale più chiara. Camminare fino a casa, però, è comunque inquietante. Chiunque abbia giocato a “Silent Hill” e ne sia rimasto terrorizzato proverebbe le mie stesse angosce.
Non è che la nebbia ha trasformato Aobayama in un mondo pericoloso?
E se ci fossero le infermiere? I mostri con la camicia di forza?
Non è che entro a casa e Pyramid Head fa a pezzi tutto, me compreso, con la sua spada enorme?
Io non sono venuto in Giappone per essere ucciso dalla nebbia.
…forse è meglio smetterla con film e videogiochi horror. è solo nebbia. Più fitta del solito, ma è nebbia.
Quindi, sto tranquillo…
…solo che di solito, il mio blocco non è molto popolato di sera, finisco sempre a mangiare da solo. Un singolo rumore e mi sento protagonista del reboot giapponese di “Halloween”.
Siamo sicuri che riuscirò a dormire, stanotte?
…Andrea, basta farsi suggestionare. Smettila con i film horror per un po’.
…Forse è meglio.
Però Aobayama sarebbe un set perfetto, per girare un film dell’orrore. Non c’è nemmeno bisogno di creare nebbia finta.