SPOILER!
Leggete solo se avete già visto il film o non ve ne frega niente se volete rovinarvi la trama (affari vostri <3).
Era ovvio che prima o poi, una delle Strode sarebbe morta. Dopotutto, non sono supereroine immortali. E immaginavo che avremmo salutato per prima proprio Karen. Era la più debole, nonostante sia stata fantastica nelle ultime scene del film e abbia rivelato una grande umanità, mentre tutti impazzivano contro il poveretto evaso dall’ospedale psichiatrico. La sua morte è stata molto iconica: ha ricordato molto l’uccisione della sorella di Michael, ma mi ha fatto pensare anche alla famosissima scena della doccia di “Psycho”, di cui fu protagonista, guarda caso, Janet Leigh, madre di Jamie Lee Curtis.
Parlando della mitica Jamie Lee, ho apprezzato lo spazio minore riservato a Laurie, rispetto agli altri film. Era giusto che altri personaggi si prendessero lo spazio.
Sono felice di aver rivisto Hawkins vivo e vegeto: oltre a rappresentare un improbabile eroe, soprattutto dopo aver scoperto il suo ruolo negli eventi del 1978, ci ha permesso di vedere un lato più intimo e morbido di Laurie.
Sono, invece, rimasto sconvolto dalla brutta fine che hanno fatto quasi tutti gli “eroi”, soprattutto quelli del primissimo film. Tommy Doyle lo vedevo già protagonista, insieme a Laurie, nel terzo film. E invece è morto all’ultimo, ucciso proprio dalla sua fidatissima arma. Almeno Lindsey è sopravvissuta: non è da molti, sfuggire a Michael Myers, soprattutto dopo essere stati attaccati in maniera brutale.
Il massacro finale ha reso palese una cosa: sembra proprio impossibile uccidere il male.
Non ho proprio idea di cosa potrebbe succedere nel prossimo film, visto anche che sono rimasti pochissimi personaggi: Laurie, Allyson, Lindsey, Hawkins e l’inutile sceriffo.
Il fatto che “Halloween Ends” sarà ambientato quattro anni dopo fa ben sperare: forse avremo delle storyline nuove e interessanti.