Il 2022 è iniziato da poco e sono riuscito ad avere una prima gioia, grazie a “Scream”.
La celebre saga slasher è arrivata al quinto capitolo, a 11 anni di distanza dal precedente.
11 anni. Non pensavo fosse passato così tanto tempo. Andavo ancora al liceo.
Da quando fu rilasciato il primo trailer, ho cominciato ad attendere questo film con tanta ansia e tanto hype: mi sarebbe piaciuto? Mi avrebbe deluso? Sarebbe stato meglio o peggio del quarto?
Tante, troppe aspettative.
Sono, quindi, andato a vedere il nuovo “Scream” con grande emozione, anche perché sarebbe stato il primo “Scream” visto da solo, al cinema.
Una scelta sciocca, ma anche coraggiosa.
L’attesa, alla fine, è stata ripagata: mi è piaciuto davvero tanto. Mi sono divertito, Ghostface mi ha terrorizzato al punto giusto e sono rimasto persino sorpreso da alcuni scelte di trama.
Questa saga è più viva che mai.
Diretto da Matt Beltinelli-Olpin e Tyler Gillett (subentrati al compianto creatore e regista Wes Craven) e scritto da James Vanderbilt e Guy Busick, “Scream” è un film horror slasher statunitense. Tecnicamente dovrebbe essere chiamato “Scream 5”, ma il numero è assente ovunque, quindi chiamiamolo “Scream” (2022).
Le nuove vittime di “Scream” (2022)
Nuovo “Scream”, stessi protagonisti.
Il trio di eroi da noi tanto amato è di nuovo presente: la final girl Sidney Prescott (Neve Campbell), la giornalista Gale Weathers (Courteney Cox) e l’ex sceriffo Dewey “Linus” Riley (David Arquette). Con loro torna anche Judy Hicks (Marley Shelton), sopravvissuta agli eventi del film precedente e ora sceriffo di Woodsboro.
Ovviamente non può mancare il nuovo gruppo di carne da macello per il killer.
A capo di queste nuove vittime c’è Sam Carpenter (Melissa Barrera), tornata a Woodsboro insieme al fidanzato Richie (Jack Quaid) per la sorella Tara (Jenna Ortega).
Gli altri personaggi fanno parte della cerchia di Tara: Amber (Mikey Madison), Wes (tra l’altro figlio dello sceriffo Judy), interpretato da Dylan Minnette, l’odioso Clay in “Tredici”; i gemelli Mindy (Jasmin Savoy Brown) e Chad (Mason Gooding) e Liv (Sonia Ben Ammar).
Ovviamente non poteva mancare l*i, Ghostface, il killer che perseguita le sue vittime, prima chiamandole e poi attaccandole. Ancora una volta, è doppiato in inglese da Roger L. Jackson, mentre in italiano è doppiato come sempre dal bravissimo Carlo Valli.
Nel corso del film ci saranno anche dei cameo inaspettati che preferisco non menzionare per non fare spoiler.
Il trio originale è sempre mitico. Sono dei pilastri del genere slasher.
Sidney è una delle final girl più forti di sempre. Non solo è sopravvissuta a quattro massacri, ma ne è uscita sempre più matura e tosta. Se “Scream” è così apprezzato, è anche merito suo.
Non che Gale e Linus non siano da meno. La mitica giornalista impicciona è tornata ancora più spietata e sarcastica, mentre l’ex sceriffo è in un periodo abbastanza delicato e introspettivo. Mi è piaciuto vedere delle nuove dinamiche tra loro due.
Lo sceriffo Hicks è sempre a metà tra l’essere simpatica e irritante. Mi era mancata.
Passiamo alle new entry.
Onestamente, ho trovato un notevole miglioramento, rispetto al gruppo di teenager del film precedente (l’unica che si salvava a pieni voti era Kirby).
Qui li ho trovati tutti intriganti e ben diversificati, non solo a livello socio-culturale, ma anche in termini di personalità.
Sam, colei che possiamo definire la nuova protagonista, nasconde molte sorprese e possiede la giusta cazzutaggine per non venire oscurata dalle vecchie glorie. Anche sua sorella Tara non è da sottovalutare.
Il fidanzato Richie sembra tanto simpatico, ma come tutti gli “Scream” ci hanno insegnato, non bisogna fidarsi troppo delle dolci metà, soprattutto se maschili.
La cerchia di Tara è un dejà vù: abbiamo le nerd (Mindy e Amber), il fighetto (Chad), la bella disinibita (Liv) e il timido (Wes). Tutti stereotipi già visti, ma comunque apprezzabili. Secondo me non sono stati valorizzati a sufficienza, probabilmente per motivi di trama, ma li ho trovati promettenti e simpatici. Magari le scene eliminate che usciranno con il DVD approfondiranno qualcosa.
Ghostface è sempre Ghostface: letale, spaventoso e giocherellone.
Nuovi guai a Woodsboro.
“Scream” (2022), come quasi tutti i film precedenti, è ambientato a Woodsboro, la città da cui è nato tutto.
Dopo l’ultimo massacro, sono passati 11 anni e sembra essere tornata la normalità…fino a quando Ghostface non comincia a mietere nuove vittime.
Il quinto capitolo cerca di differenziarsi dagli altri e lo si vede da come viene gestita la figura della protagonista: vediamo buona parte degli eventi attraverso gli occhi di Sam. Sidney, Gale e Dewey hanno, come sempre, un ruolo chiave, ma questo è lo “Scream” di Sam.
Questa nuova impostazione narrativa mi ha convinto a pieno: dopo quattro film molto simili, ci voleva una boccata d’aria fresca.
Una volta che gli omicidi aumentano, è il momento per i vecchi protagonisti di scendere in campo. Il gioco si fa veramente duro.
Tra nuove regole e solite ipotesi su identità e moventi del killer, i nostri eroi cercano di fermare Ghostface prima che vengano uccise altre persone, ma ci troviamo di fronte a una minaccia veramente astuta e senza scrupoli.
Potrebbe essere il massacro più tosto di sempre.
Per tutto il film, sembra di assistere, sì, a un sequel, ma si percepiscono anche elementi degni di un remake del primo capitolo, tra legami con il passato e rivisitazioni di posti conosciuti.
Come ha detto proprio Mindy, una del gruppo di Tara, siamo in presenza di un “re-quel”: un film sia remake che sequel. Molto interessante.
La trama, quindi, è qualcosa di già visto un sacco di volte: omicidi, indagini, altri morti, festa e bagno di sangue finale. Che originalità. Eppure, funziona sempre a livello di intrattenimento e ci sono anche dei momenti in cui si vede che gli sceneggiatori hanno cercato di rivoluzionare il canone stabilito dal franchise. Finalmente dell’innovazione.
Vorrei mostrare un particolare apprezzamento per la scena iniziale di questo “Scream”: è stata scritta e gestita molto bene, mi è sembrato di essere tornato all’intensità del primissimo film.
Un altro elemento che mi ha colpito è stato l’impatto emotivo: ci sono stati molti momenti in cui ho avuto la pelle d’oca.
L’atto finale, tra omaggi e colpi di scena, è soddisfacente.
Il ritmo sempre più energico e spedito rende impossibile annoiarsi: le due ore di questa pellicola volano via che è una meraviglia.
La sceneggiatura non delude: anche dopo non si brilla per originalità, c’è qualcosa di interessante che tiene incollati allo schermo. I dialoghi sono ben fatti, i riferimenti alla cultura horror non mancano e i personaggi, seppur non pienamente sviluppati, non dispiacciono. “Scream” resterà sempre l’horror perfetto per i nerd.
C’è una buona cura per i dettagli. Alcuni non li ho notati nemmeno, li ho scoperti grazie all’internet.
La regia si vede che è cambiata, lo si percepisce sia dai toni più cupi della storia, sia nei tagli diversi delle riprese. Niente di negativo, anzi…tutto molto azzeccato.
“Scream” può ancora far paura nel 2022?
Parliamo dell’elemento horror.
Purtroppo, ormai si punta quasi solo sui jump scare e questo “Scream” non fa eccezione.
Molte delle scene di paura consistono in apparizioni improvvise.
A volte funzionano, soprattutto se precedute da istanti di terrore psicologico: e se il killer si nascondesse dietro un mobile o non venisse inquadrato perché si trova dietro la sua vittima?
Ho provato più ansia per la posizione ignota di Ghostface che per gli attacchi a sorpresa.
Anche le scene in cui i personaggi si accusano a vicenda e minacciano “velatamente” fanno più paura dei jump scare.
I film di “Scream” non si sono mai trattenuti nel mostrare scene di efferata violenza e sangue.
Questo quinto capitolo, in alcune uccisioni, si spinge oltre. Ghostface, con gli anni, si è fatto ancora più spietato e brutale. Non avrà la forza sovraumana di Michael Myers e Jason Voorhees, ma fa malissimo.
Trovatemi un altro killer che sappia intrattenere con le sue chiamate moleste e, allo stesso tempo, fartela fare sotto con la sua cattiveria.
Resterà per sempre uno dei miei villain horror preferiti, a prescindere da chi si nasconda sotto la sua maschera da Urlo di Munch.
Il quinto capitolo di “Scream” poteva essere sia un gran titolo che una cocente delusione.
Per mia somma gioia, il risultato è notevole: l’originale rimane imbattuto, ma sembra di essere tornati ai livelli della seconda pellicola.
C’è un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, scelte sicure e “banali” e rischi coraggiosi. Insomma, hanno voluto portare la storia a un livello successivo, ponendo le basi per film futuri.
Secondo me, ci sarà almeno un seguito. Non mi spiegherei determinate scelte di regia, sennò.
Potete vedere il trailer di “Scream” (2022) qui!