Prima di avventurarmi nell’immancabile Via Vittoria, voglio fare due brevi deviazioni. (per le parti precedenti, cliccate qui)
Verifico se i tre pokémon leggendari dei laghi sono disponibili per la cattura.
Sì, potrei già catturarli, ma non ne sento la necessità, visto che nessuno di loro si potrebbe rivelare utile per battere la Lega, quindi faccio la seconda deviazione.
Come in “Pokémon Rubino e Zaffiro”, c’è un pokémon drago molto raro che si trova (tecnicamente) solo in una zona di Sinnoh e si evolve in una creatura molto forte.
Sto parlando di Gible.
Ero convinto che si trovasse in una stanza del Monte Corona accessibile solo tramite Cascata, l’ultima MN ottenibile nel gioco, ma mi sono sbagliato di grosso.
Bisogna andare nella Grotta Labirinto, situata letteralmente sotto la Pista Ciclabile, ma prendendo un ingresso nascosto perché coperto dalla Pista.
Ovviamente, non lo avevo notato per niente. Bravo scemo.
Visitando tutto il dungeon, incontro una bambina, Matilde. Mi chiede di aiutarla a trovare l’uscita, quindi mi trovo di nuovo a fare coppia con un altro allenatore. Bene così, alla fine di ogni lotta, mi cura i pokémon.
Finito con questa mini quest, mi separo da Matilde e riprendo la caccia al Gible.
Dopo diversi tentativi, riesco nell’impresa.
Nel mentre, riesco anche a trovare il mio secondo shiny: un Geodude!
Il suo colore cromatico è uguale a quello di una pepita d’oro. Chissà quando mi darebbero, se lo vendessi a un PokéMart.
Ironicamente, non ho intenzione di ottenere subito l’evoluzione finale, Garchomp. Sì, è potentissimo, ma ho già Dialga come pokémon Drago. Voglio solo completare il pokédex.
La Via Vittoria
La Via Vittoria è l’ultimo banco di prova, prima dello scontro finale alla Lega Pokémon. Si raggiunge nuotando a nord di Arenipoli, dalla spiaggia in cui trova la Capopalestra di Johto Jasmine.
Ci sono molti allenatori, abbastanza forti, da sconfiggere. Ci sono un sacco di strade, quindi può risultare labirintica e confusionaria, soprattutto quando i pokémon selvatici cominciano a comparire in maniera assillante.
A un certo punto, ogni due passi mi compariva un pokémon, quindi ho spruzzato millemila repellenti max. E che cavolo.
Tra i tanti allenatori, mi sono scontrato con un avversario che aveva con sé un Blissey.
A dispetto del suo aspetto adorabile e morbidoso, l’infame è un osso duro. Con tutto che avevo Lucario che lanciava Forzasfera a ripetizione (gli attacchi Lotta sono superefficaci contro i pokémon Normale), Blissey non voleva andare K.O.
Dopo tipo quattro attacchi, mi ha fatto la grazia di crollare.
Ho ricevuto 3000 punti esperienza per ogni componente della squadra.
Va bene, Blissey, sfidami ogni volta che vuoi, così raggiungo il livello 100 dopo un’ora.
Un’altra cosa divertente che ho notato è l’aspetto del Domadraghi, il prototipo di allenatore che schiera maggiormente pokémon Drago.
È uguale a Lance, il Superquattro di Kanto e Campione della Lega di Johto.
Un po’ di originalità, per favore.
Dopo essermi scontrato con molti allenatori (ed aver guadagnato un sacco di esperienza utile per la mia squadra), giungo a destinazione: la Lega Pokémon.
Quanto è bella.
Sono pronto a conquistare il titolo di Campione. Tremate.