Latest Post

SUPER MARIO RPG – Alla ricerca delle 7 stelle…in HD! C’È ANCORA DOMANI – Un vero gioiello italiano. RISCOPRIAMO…PORTAL!
Una scena di "Pokémon Legends: Arceus"

Essendo fan da molto tempo, sono anni che attendo in tempo reale l’uscita di ogni nuovo titolo Pokémon. Nessuno di essi, però, è stato atteso con la stessa curiosità mista ad emozione di “Pokémon Legends: Arceus”.

Se per i giochi precedenti, il mio pensiero di fondo era “Uao, un gioco nuovo e carino di cui mi stuferò subito dopo il postgame”, con “Arceus” ho pensato “Ok, sicuro non ci giocherò in eterno, ma sento che sarà qualcosa di nuovo.”

Lo penso tuttora, mentre arrivavo alle fasi finali della storia.

“Pokémon Legends” potrebbe seriamente rappresentare la svolta per un franchise che da tempo era scaduto nella banalità.


I pregi di “Pokémon Legends: Arceus”

Innanzitutto, il gameplay è totalmente diverso dal solito.

Si tratta sempre di catturare pokémon e sfidare allenatori, ma l’enfasi è posta sull’esplorazione. Non bisogna affrontare millemila allenatori e conquistare medaglie. Gli scontri con gli umani avvengono per questioni serie, come difendersi da pericoli o dimostrare la propria forza.

Dopotutto, il nostro personaggio è visto come outsider da tutti i clan di Hisui. Nessuna si fida ciecamente di noi.

Quale modo migliore per conquistare fiducia e rispetto se non mostrando di che pasta siamo fatti?

Anche la cattura delle creature è più tosta, soprattutto perché c’è di mezzo anche un elemento stealth: alcuni pokémon scappano molto facilmente.


Visto il focus sull’esplorazione, c’è molta libertà di movimento, all’interno di Hisui.

Possiamo scalare montagne, volare, attraversare mari.

Ricorda moltissimo “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” e penso proprio sia un bene.

Come “Zelda”, puoi sfruttare ogni elemento ambientale a tuo vantaggio.

Io sono una frana con lo stealth, ma è comunque una figata.

Non penso ci sia mai stato, in passato, un gioco Pokémon in cui mi sono soffermato spesso a godermi i paesaggi.

Forse l’ultimo era stato “HeartGold & SoulSilver”. Pensa quanto tempo è passato.


Ma parliamo della vera novità: finalmente tutte le grandezze sono naturali, sia per gli umani che per i pokémon!

Non vedevo l’ora di essere accompagnato da giganteschi leggendari o dolcissimi pokémon piccini e a portata di abbraccio (peccato che non si possa ancora fare).

Quando i pokémon sono alfa, poi, ancora meglio: pensa stare accanto a un Ninetales più alto di te. Bellissimo.


Spero che chiunque si sia lamentato, ogni anno, della troppa facilità dei giochi Pokémon non abbia fiatato giocando “Pokémon Legends”: non so voi, ma il gioco è tosto.

Sia nelle fasi di cattura che nelle sfide con gli allenatori, i ritmi sono diversi dal solito e bisogna resistere addirittura a tre mosse nemiche di fila, grazie al sistema (che ancora devo capire) delle tecniche potenti e rapide.

Anche se ci sono molti livelli di differenza tra noi e gli avversari, possiamo venire sconfitti.

La difficoltà raddoppia con il fatto che anche noi allenatori possiamo subire danni da attacchi pokémon.

Se veniamo colpiti diverse volte di fila, sveniamo, ci portano al sicuro, ma perdiamo diversi strumenti.

Bisogna stare molto attenti, in questo gioco.


...e i difetti, ovviamente.

Tutto molto bello, per me, ma ovviamente non possono non esserci difetti.

La grafica sgrana un pochino e ci sono alcuni effetti visivi fatti male, come i prati che hanno tantissimi glitch.

Il gameplay, inoltre, soprattutto per quanto riguarda esplorazione e quest secondarie, tende a scadere nella monotonia.


Non so come saranno i miei pensieri, una volta finito completamente il gioco.

I remake di Sinnoh, per esempio, mi divertivano, ma poi ho fatto tutto la parte più grossa e dopo poco tempo mi sono stufato. Ora non voglio rimetterci mano.

“Pokémon Legends”, invece, mi invoglia ad andare fino a fondo.

Nonostante abbia superato le 40 ore di gioco e manchi pochissimo alla fine, sono ancora bello energico.

Potrebbe essere la prima volta in cui mi dispiacerebbe veramente finire un titolo Pokémon.

Spero che la Game Freak rifletta molto sulla possibilità di rivoluzionare il franchise videoludico dei Pokémon: “Arceus” potrebbe rappresentare il primo passo non solo verso una saga spin-off molto interessante, ma anche verso un refresh del ramo principale, rimasto ancorato a dinamiche troppo antiche e noiose.

Ascoltate il Sommo Arceus e fate una cosa giusta, sviluppatori.

E migliorate questa cavolo di grafica!

Se volete godervi qualche trailer, sono disponibili qui.

RedNerd Andrea

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »